Acquedotti e Fognature
                                                                                     
                                                                                     

                                                                                     

 

Acquedotto dell'isola di Capri (1958-1959)

Per le caratteristiche del luogo, per le modalità dell'intervento e per le difficoltà specifiche, l'opera costituì per il tempo in cui venne realizzata un piccolo evento, che contribuì in modo decisivo ad affermare l'impresa nell'ambito della specializzazione acquedottistica. L'impresa realizzò tutte le opere necessarie a trasportare l'acqua potabile dal molo dove attraccavano le navi cisterne in tutti i centri abitati e in tutte le abitazioni dell'isola. Dal molo, oggi terminale dell'acquedotto sottomarino, l'acqua raggiunge, tramite l'impianto di sollevamento di Villanova, il serbatoio di oltre 5.000 mc. di Gasto, realizzato in galleria. Da Gasto un sistema di condotte raggiunge Capri e da qui, tramite altri impianti di sollevamento, Anacapri, Tiberio e Marina Piccola. Oltre alle condotte e agli impianti di sollevamento l'impresa ha realizzato anche i serbatoi di Anacapri, Castiglione Alto e Belvedere. Tutte le opere sono state eseguite esclusivamente a mano e tutti i materiali sono stati trasportati via mare. Già allora, inoltre, si realizzò un'opera totalmente integrata con l'ambiente, tenendo conto per ogni intervento della struttura del paesaggio. La qualità del lavoro e la complessità dell'opera costituirono titolo di merito nei confronti della committenza.

 

 

 

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